Il gioco è apprendimento? Che fai, giochi?

Bella domanda questa: in che misura il gioco contribuisce al processo di apprendimento delle persone?

 

Apparentemente, se osserviamo i bambini al “lavoro”, la risposta nella nostra testa è “un bel po’”. Non dobbiamo tuttavia tralasciare un particolare che distingue il loro operato dal nostro, i loro processi dai nostri: i bambini hanno il grande vantaggio di bypassare la fase razionale di apprendimento, metabolizzando una serie di nuovi concetti in maniera del tutto inconscia.

Ciò che noi abbiamo bisogno di fare in più rispetto a loro è un’analisi razionale di ciò che abbiamo vissuto; solo in questo modo apprendiamo dei concetti che ci potranno essere utili per il futuro. In altre parole, per noi adulti, gioco e basta uguale relax, gioco e analisi uguale apprendimento. Analisi significa osservare cosa è accaduto durante il gioco da una prospettiva distaccata, valutare quali processi di comportamento sono stati adottati e quale è stata la loro utilità per il raggiungimento dello scopo fissato.

A questo punto è bene chiarire un concetto chiave: l’efficacia dei nostri comportamenti deriva da due fattori collegati tra loro, ovvero la motivazione e le competenze. Vale a dire, quanto voglio e quanto sono in grado. Se io sono maggiormente interessato a ciò che devo fare, la mia efficacia aumenta. Allo stesso modo, se sono più bravo a svolgere il mio lavoro, è molto probabile che i risultati miglioreranno.

Alcuni tendono a pensare che quando si parla di competenze ci si riferisca alle capacità tecniche. Niente di più  sbagliato. La maggior parte delle competenze che noi mettiamo in atto quotidianamente riguarda aspetti relazionali, di interazione, di cooperazione, di gestione. Per il semplice motivo che viviamo (e lavoriamo) in un contesto tutt’altro che isolato. E aumentare la propria efficacia su competenze quali la negoziazione, la comunicazione, la leadership, l’influenza, significa raggiungere più efficacemente e con meno fatica i propri obiettivi. Sì, ho detto con meno fatica: se sono bravo a fare le torte, la preparazione mi viene più semplice, più automatica, giusto? Applicate la stessa logica su qualsiasi competenza da apprendere.

Di conseguenza, ogni esercitazione vissuta in un’aula, in un outdoor, in un incentive, è collegata all’analisi e all’apprendimento di una o più specifiche competenze. Sta a voi poi decidere, al momento della scelta del format, quanto volete che l’intervento vada in profondità nella fase di apprendimento. E per facilitarvi la scelta, abbiamo suddiviso i diversi interventi secondo le principali classi di competenze; così, quando avete bisogno di trattare una specifica tematica, potete andare a colpo sicuro, ed essere più liberi di scegliere il format per voi più adatto tra le selezioni a disposizione.

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